Ša‛baḏa: prestidigitazione e illusionismo tra storia della scienza, filosofia e teologia
Resumo
Citata nelle classificazioni delle scienze come scienza operativa (ṣinā‛a), nel mondo islamico del Medioevo la ša‛baḏa, nelle sue varie forme ed estensioni — può essere ša‛baḏa anche il teatro delle ombre — si muove in equilibrio su un delicato confine: mentre il pubblico si diverte alle sue ‘meraviglie’, eruditi di diverse estrazioni giudicano dei suoi reali contenuti; i filosofi, al di là delle ‘meraviglie’, meditano sulla mano dell’uomo e sul grado della sua perfezione che la rende il più sensibile degli strumenti; i teologi tendono a considerarla sorella della magia, e in quanto tale condannabile, ma possono anche citarla in termini elogiativi; i mistici giungono a paragonare il muša‛biḏ a Dio. Su questo sfondo variopinto e animato, il muša‛biḏ, incurante di ogni cosa che non sia la sua arte, continua a giocare il suo gioco.
Parole chiave: ša‛baḏa, prestidigitazione, teatro delle ombre, filosofia islamica, teologia islamica, taṣawwuf.
Autori medievali: al-Ǧaubarī, Iḫwān al-ṣafā’, Ibn Sīnā, al-Ǧuwainī, al-Ġazālī.
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