«Poematis genus ambigui» I concetti di veritas, fictio e visio fra Petrarca e Boccaccio

Autores

  • Benedetta Monaco Université de Genève

Resumo

Il presente articolo offre, attraverso un costante confronto con i testi, una prospettiva di analisi sulla ricezione della tradizione medievale e classica delle teorie su veritas, fictio e visio nelle opere di Petrarca e Boccaccio. Partendo dalla distinzione etimologica e interpretativa dei concetti di poesia e finzione, permessa dalla riscoperta della Pro Archia di Cicerone, Petrarca e Boccaccio riaffermano la verità morale come centro del discorso poetico, difendendo così la poesia dall’accusa medievale di defectum veritatis. Un particolare caso di studio è offerto dalla dialogicità dei concetti di veritasfictio nella rielaborazione umanistica delle teorie letterarie sulla visione onirica, offerta dall’Amorosa Visione di Boccaccio e dai Trionfi di Petrarca. L’analisi mette in luce il modo in cui gli autori non solo si siano basati sui modelli teorici precedenti (primo fra tutti il Commentarium in Somnium Scipionis di Macrobio) e abbiamo interagito con il genere della visione profetico-religiosa (come ad esempio Visio Alberici, Vision de Tondale) e l’allegorismo della Divina Commedia, ma anche come abbiano, con le loro riletture critiche, modificato l’interpretazione del simbolo nella letteratura successiva.

Keywords: veritas, fictio, visio, Petrarca, Boccaccio.

Autori antichi et medievali: Cicero, Macrobius, Petrarca, Boccaccio.

 

DOI: http://doi.org/10.21747/21836884/med40a8

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Publicado

2023-08-31