Constanter igitur et fideliter: Il paradigma teologico damianeo nel prologo del De divina omnipotentia
Resumo
Gli studi sul De divina omnipotentia di Pier Damiani hanno generalmente considerato il testo a partire dal capitolo primo, dove compare il dilemma sulla capacità dell’onnipotenza divina di restituire la verginità perduta a una fanciulla, per concentrarsi poi sulla questione se Dio possa fare in modo che il passato non sia stato. Diversamente, il breve prologo è stato oggetto di scarso interesse. Scopo di questo contributo sarà quindi 1) portare l’attenzione su tale prologo, dimostrando come esso racchiuda (insieme all’epilogo del ragionamento al capitolo XVI) i fondamenti in nuce del paradigma teologico tramite il quale Pier Damiani discuterà filosoficamente il dilemma temporale e il suo rapporto con l’onnipotenza divina; 2) mostrare come tale paradigma costituisca l’orizzonte di senso che consente e legittima la concezione damianea dell’eternità quale modo cognitivo divino, delineando così una soluzione epistemica ai problemi posti alla potenza divina dalla necessità del passato.
Keywords: Onnipotenza; teologia monastica; eternità; Regola benedettina; dialettica.
DOI: https://doi.org/10.21747/21836884/med41a11
Downloads
Publicado
Edição
Secção
Licença
Direitos de Autor (c) 2023 Roberto Limonta
Este trabalho encontra-se publicado com a Licença Internacional Creative Commons Atribuição-NãoComercial-SemDerivações 4.0.